Square Foot Gardening

Sul blog di Houzz Italia, ho trovato un interessante post di che parla della tecnica dello Square Foot Gardening che in italiano potremmo tradurre con l’orto in trenta centimetri quadrati.

Nessuno, tranne forse i Puffi, si sognerebbe di poter confinare un orto in trenta centimetri quadrati, ma ottenere produzioni interessanti in spazi ridotti è certamente possibile. In fondo è quello che si è fatto per tutta l’evoluzione della agricoltura, quando si è passati dal buttare semi “a casaccio” alle moderne produzioni intensive.

Vediamo quali sono i fondamenti dello Square Foot Gardening, senza entrare troppo nei particolari, per i quali vi rimando all’interessantissimo post di Lidia. Il “piede quadrato” (circa trenta centimetri per lato) non è un modo per descrivere certi attaccanti che sparano palloni al cielo senza centrare la porta (per quelli la definizione di piede “a ferro da stiro” mi sembra più azzeccata) ma il quadrato ideale nel quale suddividere il nostro orto per poter intensificare la piantagione e massimizzare la coltura.La tecnica, lanciata nel 1981 negli Stati Uniti dal giardiniere Mel Bartolomew prevede poi di censire le piante dell’orto in quattro taglie:

> molto grandi (pomodori, zucchini, cavolfiori ecc…

> grandi (broccoli e altri cavoli, peperoni, melanzane, finocchi, ecc …

> medie (lattughe, ravanelli, sedano, porro, cipolle)

> piccole (basilico, aglio, rucola, valeriana, ecc…

La semina, meglio ancora il trapianto, deve essere fatta in cassoni o aiuole rialzate all’interno di un terriccio molto ricco. Il risultato finale dovrebbe essere che le nostre orticole, piantate in un terreno ricco ed in modo selezionato dovrebbero fungere da pacciamatura naturale evitando la competizione con le infestanti.

Chi si occupa di acquaponica da qualche tempo sa bene che nessun sistema di coltura è in grado di utilizzare meglio gli spazi della tecnica del media bed. Coltivando in acquaponica su un substrato di argilla espansa, lapillo vulcanico o altro materiale poroso, non crescono erbe infestanti, se non in virtù di qualche sporadico seme portato dal vento, il substrato di nutrienti assicurato dai pesci è particolarmente ricco e garantisce un crescita veloce delle piantine e con una buona gestione degli spazi è possibile seminare più volte le insalate ai piedi di un pomodoro “indeterminato” giacché non è necessario zappettare periodicamente per rompere la crosta del terreno e contenere le erbacce.

Ma la coltura acquaponica in media bed ha un ulteriore vantaggio, essendo il letto “naturalmente” privo di infestanti non dobbiamo preoccuparci se, raccogliendo un cespo d’insalata ormai maturo, lasciamo libera un porzione di terra sulla quale potrebbe insefiarsi qualche malerba … è sufficiente inserire nello spazio lasciato libero una nuova piantina d’insalata e aspettare che cresca come la sorella maggiore prima di celebrarla con tutti gli onori con olio e aceto.

Lascia un commento