Un primo studio italiano sulla sostenibilità economica ed ambientale dell’acquaponica.

Figura 2

Leggo sul blog ufficiale dell’associazione “Akuadulza” di uno studio sulla sostenibilità ambientale ed economica dell’acquaponica nell’Oasi WWF di Valle Averto (Venezia).

Sulla prima tipologia di sostenibilità non avevo particolari dubbi in merito ai risultati. Quanto alla sostenibilità economica dal lavoro si evince che, nelle condizioni analizzate, non vi sia particolare convenienza a coltivare insalate con il metodo acquaponico e che il loro costo elevato è legato per il 73% all’incidenza della manodopera.

Provo a rileggere l’informazione dal punto di vista dell’appassionato e non dell’imprenditore: per uno come me che fa un lavoro intellettivo (intellettuale sarebbe parola troppo grossa) il fatto che il lavoro manuale sia la componente principale dei costi di gestione di una coltivazione acquaponica è un ulteriore vantaggio, che si traduce in una maggiore quantità di calorie consumate.

Come spesso succede è una questione di punti di vista!