Tempo fa avevo dato la seguente definizione di PROTOCOLLO: “Appendice del corpo umano sulla quale, nell’antichità, era appoggiata la testa”
Ne esistono altre versioni come quella siglata tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, l’ANCI e Italia Nostra con lo scopo di:
- avvicinare i cittadini alla realtà agricola, stimolando nel contempo la coesione sociale
- favorire la riqualificazione delle aree dismesse e dei terreni agricoli inutilizzati, ostacolare il consumo di territorio e mitigare le situazioni di marginalità e degrado e migliorare il paesaggio urbano
- valorizzare le produzioni e le essenze ortive tradizionali e locali
A leggere il documento ufficiale gli obiettivi del progetto “Orti Urbani”, oscillano tra la battaglia del grano, gli orti di guerra e la fuffa totale (per fortuna qualcosa di più si trova sul sito di Italia Nostra) ma si apre una porta una sorta di riconoscimento all’iniziative legate agli orti civici e all’urban farming nel quale l’acquaponica può svolgere un ruolo primario. Non ci resta che andare a “vedere le carte” e valutare la disponibilità a concedere spazi e sostegno da parte del nostro Comune.