Post prevalentemente fotografico per non fare la stessa solfa della TV locale che celebra ogni cambio di stagione con “pipponi melensi” conditi di volta in volta di fiori e farfalle, frutti maturi e bellezze al bagno, foglie che cadono e castagne nei ricci e fiocchi di neve a seconda del caso!
L’estate ci ha messo un po’ quest’anno ad ingranare la marca ma ora il caldo sembra arrivato (con esso, qua e la acquazzoni e grandinate) ecco la situazione.
PESCI: hanno un appetito esagerato, si gettano sul cibo ogni giorno come se non mangiassero da mesi, ho aumentato un pochino le razioni e somministro i pellet due volte al giorno.
SEMENZAIO: una delle cose che mi da più soddisfazione con l’acquaponica è di poter realizzare un semenzaio estivo senza avere l’angoscia di dover bagnare anche due volte al giorno. Inoltre, pur essendo prive di pane di terra, le nuove piantine si sfilano dall’argilla espansa senza alcun danno per le radici e possono essere piantate in terra immediatamente.
Ho allestito inoltre un secondo semenzaio in mezz’ombra per le insalate invernali “deviando” una parte del ritorno dell’acqua ai pesci e facendolo transitare per alcune cassette dotate di sifone a campana.
FRAGOLE: con l’acquaponica si commettono anche errori, io avevo sottovalutato la clorosi delle fragole causata all’assoluta assenza di ferro nell’acqua piovana che recupero dal tetto per allevare i pesci. Ho preso le contromisure trapiantando d’urgenza una parte delle fragole in terra e addizionando l’acqua con chelato di ferro. Ora sto riproducendo le piantine per la prossima stagione.
QUALCHE ALTRA VERDURA O FRUTTA: ecco le insalate estive trapiantate dopo aver riportato nella norma il livello del ferro nel circuito, in ottima forma! Sullo sfondo 3 meloni che lascerò “correre” fuori dal grow bed sulla sommità di un muro assolato.
In questa immagine i pomodorini, sono di tre varietà: i tradizionali di colore rosso, gialli e neri (tipo crimea) si noti il differente vigore tra la parte alta e la parte bassa della pianta, dovuta solo in parte al prelievo delle drupe a scopo alimentare, da attribuire perlopiù allo scompenso nutrizionale causato dalla mancanza di ferro per alcune settimane.
Un piccolo spazio anche per le ORNAMENTALI: riparate dall’ombra dell’alloro crescono rigogliose delle piante di calla, quasi pronte per essere trapiantate in vaso ed una “vecchia pensionata”, l’orchidea di Yuri (il mio idraulico, sempre prodigo di consigli e disponibile a darmi una mano) che è qui, come molti pensionati, per “passare le acque”, evidentemente “dulze” e non termali!
Per ultima, ma non meno importante ho lasciato la padrona di casa, anche lei mi sembra soddisfatta!