I pesci nell’acquaponica (Capitolo 7 prima parte)

Proseguiamo la traduzione del manuale “Small-scale aquaponic food production – Integrated fish and plant farming” edito edito dalla FAO

7. I pesci nell’acquaponica
La prima parte di questo capitolo contiene alcune informazioni sull’anatomia e sulla fisiologia dei pesci, compreso il modo in cui respirano, digeriscono il cibo ed espellono i rifiuti. Verrà introdotto il concetto di Feed Conversion Rate (FCR), rapporto di conversione del cibo, un concetto importante per chi si occupa di acquacoltura, che si riferisce all’efficienza con la quale i pesci convertono il cibo ingerito in massa corporea. Particolare attenzione verrà poi dedicata al ciclo di vita dei pesci e alla riproduzione in quanto funzionale all’allevamento e alla ricostituzione dello stock di pesci da allevare.
Verranno poi trattati la cura e la salute dei pesci in acquaponica, nonché le caratteristiche dell’acqua in relazione ai seguenti parametri di qualità: ossigeno, temperatura, luce e nutrizione. La terza parte prenderà in considerazione alcune specie ittiche adatte all’allevamento in un sistema acquaponico, concentrandosi su tilapia, carpa, pesce gatto, trota, persico trota (black bass) e gamberi. Il capitolo si chiude con una sezione finale sulle cause di morte, sulle malattie e metodi di prevenzione dell’insorgenza di malattie.

7.1 L’anatomia dei pesci, la fisiologia e la riproduzione
7.1.1 anatomia dei pesci
I pesci sono un gruppo eterogeneo di animali vertebrati che hanno le branchie e vivono in acqua. Il pesce utilizza branchie per ottenere ossigeno dall’acqua, rilasciando allo stesso tempo anidride carbonica e rifiuti metabolici (Figura 7.2).

 7.2

Il pesce è una animale a sangue freddo, il che significa che la sua temperatura corporea varia a seconda della temperatura dell’acqua. I pesci hanno quasi tutti gli stessi organi degli animali terrestri, ma possiedono anche una vescica natatoria. Posizionata nella cavità addominale, questa è una vescicola contenente aria e consente al pesce di mantenere un assetto variabile nell’acqua.
I pesci hanno le pinne che sono utilizzate per il movimento e per l’assetto in acqua, e mantenere un corpo idrodinamico. L’epidermide è ricoperta di scaglie di protezione (normalmente, ma erroneamente, chiamate squame). La maggior parte dei pesci depongono le uova. I pesci hanno organi sensoriali ben sviluppati che permettono loro di vedere, gustare, udire, annusare e toccare. Inoltre la maggior parte dei pesci hanno, lungo i fianchi, una particolare struttura sensoriale e recettiva: la linea laterale. Questa permette di percepire le differenze di pressione in acqua e, dunque, “sentire” anche a distanza, ciò che succede intorno. Alcuni gruppi di pesci possono anche rilevare i campi elettrici, come ad esempio quelli creati da battiti cardiaci di prede. Tuttavia il loro sistema nervoso centrale non è così sviluppato come negli uccelli o mammiferi.

Principali caratteristiche anatomiche esterne:

  • Occhi – Gli occhi dei pesci sono molto simili a quelli degli animali terrestri, come uccelli e mammiferi, tranne che per le loro lenti che sono più sferiche. Alcuni pesci, come la trota e la tilapia, si affidano alla vista per trovare la preda, mentre altre specie usano principalmente il senso dell’olfatto, o del tatto tramite barbigli e baffi.
  • Scaglie – Le scaglie sono una protezione per i pesci, agendo come uno scudo contro predatori, parassiti, malattie e abrasione fisica.
  • Bocca e mascelle – i pesci usano la bocca per ingerire il cibo e lo scompongono in gola. Spesso, la bocca è relativamente grande e permette l’ingestione di grosse prede. Alcuni pesci hanno denti, a volte anche sulla lingua. I pesci respirano raccogliendo l’acqua attraverso la bocca ed espellendola attraverso l’opercolo branchiale
  • Opercolo – E’ il rivestimento esterno dell’aparato branchiale, che offre protezione a questi organi delicati. E’ normalmente una piastra ossea/cartilaginea e può essere osservata aprirsi e chiudersi mentre il pesce respira.
    Sfintere- Situato nella regione terminale del corpo del pesce, in prossimità della coda, è l’apertura corporea che consente l’espulsione di urine e feci. Inoltre lo sfintere è dove vengono rilasciati i gameti per la riproduzione (spermatozoi e uova).
  • Pinne – Le pinne pari, quelle pettorali e le pinne pelviche che si trovano sul fondo del corpo di pesce assicurano la manovrabilità e il controllo della direzione di avanzamento. Le pinne dispari, le pinne dorsali e quelle anali si trovano sulla parte superiore e inferiore del corpo assicurano equilibrio e stabilità coadiuvando nel controllo dello sterzo. La pinna caudale è all’estremità opposta dalla testa e fornisce la propulsione principale per il movimento dei pesci. Le pinne sono formate da una intelaiatura di raggi ossei uniti da sottili membrane. I raggi ossei possono avere un lato tagliente o dentellato, o acuminato, a volte con sacche veleno, che sono utilizzate per la difesa.

Respirazione
I pesci respirano ossigeno utilizzando le branchie, che si trovano ai lati della zona della testa. Le branchie sono costituite da una struttura ad archi, ciascuno dei quali porta una serie di filamenti necessari ad assorbire ossigeno e rilasciare prodotti metabolici della respirazione. Ciascun filamento contiene un vaso sanguigno questa rete fornisce una grande superficie per lo scambio di ossigeno e anidride carbonica. Il pesce risucchia l’acqua ricca di ossigeno attraverso la bocca e la pompa attraverso le branchie, liberando anidride carbonica allo stesso tempo. Nel loro habitat naturale, l’ossigeno viene fornito sia da piante acquatiche che producono ossigeno attraverso la fotosintesi, dai movimenti dell’acqua o dalle onde e il vento che sciolgono ossigeno atmosferico in acqua. Senza un adeguato livello di ossigeno disciolto (DO), la maggior parte dei pesci soffocano e muoiono. Ecco perché una buona aerazione è così importante per il successo dell’acquacoltura. Alcuni pesci sono dotati di un organo ad aria, simile ai polmoni, che permette loro di respirare fuori dall’acqua. I pesci gatto del genere Clarias, ad esempio, appartengono a questo gruppo di pesci che sono importanti in acquacoltura.

7.1.2 La riproduzione e il ciclo di vita dei pesci
Quasi tutti i pesci depongono le uova che si sviluppano al di fuori del corpo della madre; infatti il 97 per cento pesci di tutti i pesci sono ovipari. La fecondazione delle uova da parte degli spermatozoi si verifica anch’essa esternamente nella maggioranza dei casi. I pesci, tanto i maschi quanto le femmine, rilasciano le loro cellule sessuali in acqua. Alcune specie mantengono dei nidi e forniscono cure parentali e la protezione delle uova, ma la maggior parte delle specie non si curano delle uova fecondate che semplicemente si disperdono nella colonna d’acqua. Le Tilapie sono un esempio di pesci che offre alla progenie delle cure parentali, occupandosi di mantenere i nidi e ospitando persino i giovani avanotti nella
bocca delle femmine. Gli organi riproduttivi dei pesci sono i testicoli, che producono sperma, e le ovaie che emettono le uova. Alcuni pesci sono ermafroditi, avendo sia i testicoli che le ovaie, simultaneamente o in diverse fasi del loro ciclo di vita.
Ai fini della presente pubblicazione, ci occuperemo dei pesci interessandoci alle seguenti fasi: uova, larve, avannotti, pesciolini, pesci adulti nonché della maturità sessuale (Figura 7.3).

7.3
La durata di ciascuna di queste fasi dipende dalla specie. La fase di uovo è spesso abbastanza breve e normalmente dipende dalla temperatura dell’acqua. Durante questa fase, le uova sono delicate e sensibili ai danni fisici. In condizioni di allevamento controllato delle uova l’acqua deve avere adeguata percentuale di ossigeno disciolto ma l’aerazione deve essere dolce. Un buon allevamento delle uova deve prevedere procedure e pratiche sterili per prevenire le malattie batteriche e fungine. Inoltre si deve provvedere a rimuovere le uova non fecondate o non sciuse. Una volta schiuse le uova , i giovani pesci sono chiamati larve. Questi piccoli pesci sono di solito non completamente formati e presentano un grande sacco vitellino spesso sono molto diversi nell’aspetto dagli stadi giovanili ed adulti del pesce. Il sacco vitellino viene utilizzato per il nutrimento ed è assorbito lungo la fase larvale, anch’essa abbastanza breve in funzione della temperatura. Al termine dello stadio larvale, quando il sacco vitellino viene assorbito ed i giovani pesci cominciano a nuotare più attivamente e passare alla fase di avannotti.
Allo stadio di avannotto i pesci iniziano a mangiare cibi solidi, in natura questo cibo è generalmente plancton disperso nella colonna d’acqua e alghe dal substrato. Durante queste fasi, i pesci sono mangiatori voraci, mangiano circa il 10 per cento del loro peso corporeo al giorno. Quando pesci crescono il peso del cibo al giorno in rapporto peso del corpo diminuisce. Le demarcazioni esatte tra avannotti e pesci adulti differiscono in relazione alle specie e alle condizioni di allevamento. In generale avannotti e novellame devono essere tenuti separati per evitare il pesce più grande predi gli individui più piccoli. Lo stadio adulto del pesce è quello su cui si concentra l’allevamento acquaponico perchè è quando i pesci mangiano e crescono ed espellono i prodotti metabolici utilizzati poi dalle piante. La maggior parte dei pesci vengono raccolti durante tale fase. Se i pesci vengono fatti crescere oltre questa fase, raggiungernno la maturità sessuale, in cui la crescita del loro fisico rallenterà giacchè i soggetti dedicheranno l’energia nello sviluppo dei prodotti sessuali.
Se è necessaria la conservazione alcuni pesci adulti per completare il ciclo delle operazioni di allevamento questi pesci sono considerati riproduttori. La tilapia è una specie particolarmente facile da riprodurre mentre pesci gatto, carpa e trota richiedono maggiori cure e si consiglia di rivolgersi ad un fornitore affidabile. È fuori dell’ambito di questa pubblicazione occuparsi della riproduzione dei pesci se interessati l’invito è di rivolgersi a pubblicazioni specialistiche inserite in bibliografia.

Tempo di fragole

E’ tempo di fragole, ma non tutte le fragole sono uguali, queste sono fragole acquaponicheP1040130 rid

Non male vero! Tutto bene allora? … Non proprio, un occhio attento noterà in alcuni frutti una forma un po’ contorta, bitorzoluta.

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Si tratta di un difetto di impollinazione, le mie fragole, cresciute in una serra non riscaldata sono fiorite troppo presto, non c’erano ancora insetti e non hanno potuto beneficiare appieno dell’impollinazione entomofila.

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