Chi sono

Di me amo dire  che “Sono un grande combattente ma un pessimo soldato”.

Per guadagnarmi da vivere lavoro nella la pubblica amministrazione, sono, per dirla con amara ironia, un “FunzioMario Diriniente”. Vorrei infatti poter lavorare nell’assoluto rispetto delle regole e con l’orientamento ai risultati, due condizioni che, purtroppo, in questo Paese, continuano a rimanere scritte solo sui libri di testo.

Nella vita vera faccio un sacco di cose:

  • Sono marito e padre di due splendide ragazze che da poco, terminati gli studi, si stanno confrontando con il mondo del lavoro. Cerco di svolgere entrambi i ruoli al meglio e, poichè le mie donne mi sopportano, con tutte le mie asperità di carattere, mi sono fatto una ragione di non essere poi così male.
  • Nonostante il quinto decennio sia sul finire non smetto di giocare a Basket; mi confronto tutte le settimane sul parquet con gli amici di sempre, oltre che con nuovi arrivi che, anno dopo anno, abbandonano la pratica agonistica.
  • Recentemente ho aggiunto tra le mie passioni la BIPA (acronimo di BIcicletta a Pedalata Assisitita). Pedalare senza fatica, anche in salita, con l’aiuto di un piccolo motore elettrico è il naturale sviluppo dell‘impulso verde che io e “Rossana” abbiamo dato alla nostra vita attrono ai cinquanta.
  • Mi diverto anche come animatore di un gruppo d’acquisto che abbiamo chiamato “GASteropoda Lepontino”.
  • Ma la mia grande passione è coltivare l’orto e le piante da frutta. I miei primi esperimenti risalgono all’adolescenza, con il tentativo di far crescere carote in un piccolo rettangolo di terreno, completamente oscurato dall’ombra di un bosco ed immediatamente a ridosso della gettata della fondazione della casa dove allora abitavo. Una posizione così infelice e un terreno così povero e scarso che le carote che ne sono scaturite erano più sottili di una matita e piegate a L a causa del cemento incontrato durante lo sviluppo!

Durante gli studi all’Univeristà la svolta: incontro un amico, Carlo, che mi insegna ed usare la vanga e mi spiega i segreti del mestiere dell’orticoltore ed in biblioteca scopro la rivista “Vita in Campagna” che mi accompagna ancora nella mia vita agreste.

Il mio incontro con l’acquaponica è abbastanza recente, risale al 2011, di questo mondo, popolato di pesci, piante e natura parlerò in questo blog rimandandovi spesso al sito ufficale dell’associazione “Akuadulza” (con una sola “U”) di cui sono presidente.

29 thoughts on “Chi sono

  1. Buonasera, sono un neofito di acquacultura, da poco appassionato ed intenzionato a creare un impianto domestico. Vorrei chiedere se esiste una proporzione tra volume della vasca dei pesci e quantità di argilla espansa utilizzata per la vasca di coltivazione

    • Buonasera, la risposta che mi verrebbe spontanea è: “più acqua c’è meglio è”.
      Argomento: molta acqua vuole dire meno sbalzo termico per i pesci fra il giorno e la notte, possibilità di aggiungere pesci (entro certi limiti) e quindi di aumentare i nutrienti, offrire un maggior spazio per la crescita dei pesci stessi che, diversamente tenderebbero a rimanere piccoli … ecc.
      In ogni caso per un impianto domestico (intende dire in casa?) l’acqua deve essere sufficiente per i pesci, per allagare i letti di coltura, essere raccolta in un pozzetto di distribuzione (sump) per essere rimessa in circolazione senza generare troppi sbalzi di livello nella vasca di allevamento. Di seguito le fornisco un paio di esperienze con i loro pregi e difetti:

      ACQUAPONICA INDOOR 2.0

      Acquaponica indoor

  2. Ciao, io e mia moglie vorremmo visionare qualche impianto di acquaponica funzionante per vederne le potenzialità.
    Abbiamo diversi investitori che potrebbero investire nel nostro progetto ma prima dobbiamo portargli prove concrete del funzionamento dell’impianto e dei ritorni economici.
    Puoi mettermi in contatto con alcune aziende che hanno già impianti funzionanti?ù

    Grazie

  3. Salve
    sono un ragazzo siciliano, ho approfondito nei miei studi il settore acquacoltura e nell’ultimo anno il sistema acquaponica.
    Nel prossimo mese incomincerò una sperimentazione di due impianti d’acquaponica e vorrei chiederle un parere su di esso. Se può darmi un suo contatto le vorrei telefonare per spiegarle meglio.
    Buona giornata
    Lorenzo

  4. Ciao sono Angelo, ho recuperato un vecchio lavatoio ed ho fatto una vasca che vorrei utilizzare a scopo didattico per l’acquaponica. In questi giorni pianterò bulbi di zafferano e vorrei parlare con te per indicazioni e suggerimenti in merito. Ho la possibilità di contattarti via telefono? attendo tue notizie. Ciao
    A presto
    Angelo.

  5. Salve, sono Raffaele, sto sperimentando un impianto indoor ma sto avendo dei problemi che nn riesco a Capire come risolverli.
    Non riesco a portare a maturazione le piante.
    Nn capisco se è una questione di temperatura (ho un valore tra i 26/34°)oppure se è una questione di luce.
    Ho fatto un video per far vedere un po’ il mio impianto, se potessi avere u n recapito telefonico da poter inviare il video per poter avere un consiglio vi sarei grato.
    B. Serata

  6. Ciao, sono uno studente di architettura ambientale, e sto facendo la mia tesi sul sistema dell’ acquaponica. Al più presto inizierò (tenterò) a costruirne uno.
    Volevo ringraziarti, il tuo contributo si sta rilevando fondamentale. La traduzione del manuale è una manna. (causa il mio pessimo inglese). Quindi GRAZIE!!

  7. Gent.mo Sig. Mario
    mi chiamo Davide Pini e le scrivo da Bergamo
    Avrei necessità di realizzare un impianto di acquaponica in Kenya per poter dar da mangiare ad un complesso scolastico realizzato da mio padre in 35 anni di missionariato laico, che va dall’asilo alle scuole secondarie. Sono circa 500 ragazzi.
    Io so che lei è già molto impegnato su parecchi fronti, familiari e non (l’ho letto/dedotto dal blog), ma le chiederei ugualmente se è pensabile/possibile inteloquire o trovarsi (non so se sono vicino o lontanissimo da voi), senza impegno, per impostare correttamente il tutto (o perlomeno di valutarne la sensatezza)?
    Cordialità e complimenti per il sito.
    Davide Pini

    • Buongiorno Davide, l’idea è lodevole e volentieri, per quello che posso, cercherò (cercheremo noi dell’associazione “Akuadulza”) di darle una mano perchè questo rientra nei nostri scopi statutari. Certo è che il tipo di intervento che si può realizzare dipende molto dalle condizioni del luogo e, ancor di più, da quello he di recupero si può trovare da quelle parti. Gli africani sono maestri a riciclare ogni cosa! Tanto per cominciare inizi a leggere il manuale della FAO che stiamo traducendo in italiano. Se ha dimestichezza con l’inglese può farlo anche in edizione originale. Ci sono molti consigli utili per piccoli impianti da installare anche in luoghi in via di sviluppo dove i “servizi” (energia, qualità dell’acqua, reperimento materiali) non sono così sicuri come da noi. Le invio il link con la pagina dell’associazione: http://akuadulza.it/manuali tra poco sarà attiva anche la pagina del forum nella quale potremo condividere questa nostra discussione con tutti gli utenti del portale.
      Saluti
      M

      • Gent.mo Cirano
        Non è che siamo (sono) scomparsi. Le cose in Kenya purtroppo vanno a rilento.
        Ad oggi, con l’Associazione Franco Pini onlus ed Acquifera onlus, abbiamo imbastito un’idea di impianto ma purtroppo manca la parte “orti” e serre. Se fosse possibile avrei piacere (oltre che necessità 🙂 ) di incontrarla/vi per presentarle lo stato delle cose e sentire il vostro suggerimento in merito. Io sono di Bergamo (non so voi, ma in qualche modo vi raggiungo). I il mio cell è 335 6367952 e la mia mai è daviboop@tiscali.it
        Un cordiale saluto
        Davide Pini

  8. Salve sono Tony siccome o intenzione di iniziare volevo qualche informazione si può usare il bio essential se è un si come va usato visto che ci sono i pesci ti ringrazio

  9. Ciao mario, vorrei farti delle domande molto specifiche sull’acquaponica.

    http://www.aquaguide.com/?p=526

    in fondo a questo sito parla di un impianto composto di 4 vasche circolari di 8.000 litri ognuna con una produzione annua di 5 tonnellate di pesce, e penso per singola vasca di 1400 piante di lattuga.
    le mie domande sono:
    – sempre dalla tua esperienza in una vasca di 8000 litri quanti pesci può contenere?
    – le 1400 piante di lattuga sono per singola vasca? e la quantita è data da almeno 4 raccolte annua
    – quale può essere la profondità ottimale della vasca?
    – sempre dalla sua esperienza quale è il giusto rapporto tra i litri di vasca e metri quadri di letto di crescita?
    grazie mario

  10. Ciao Mario ormai e’ un bel po’ che ti seguo grazie per tutto, ho intenzione di fare una 2-giorni dedicata al “fuori suolo” cosa ne pensi ? naturalmente se vuoi dovrai essere il mio socio in questa avventura, io abito al sud…chiamami cell 3331648415

  11. Ciao Mario, leggo solo ora il tuo invito su Aquaponic Gardening a scambiare due parole in lingua madre, senza google traduttore, sull’acquaponica, da un oretta circa navigo sul vostro blog e lo trovo molto interessante. Io vivo a Bari in città,manco due alla quinta decina e ho anche io due figlie appena adolescenti. Ho la passione per la natura sin da piccolo, grazie a mio padre che ci portava in campagna o al mare. A quei tempi non c’erano ancora le normative europeee, se in una masseria trovavi uova o mozzarelle appena fatte le mangiavi senza pensare a tante cose che oggi fanno perdere molti gusti. Ho scritto un pò di me per dirti che questo vorrei per i miei figli e per quelli di tutti noi e quindi ben venga questa nuova rivalutazione della natura.
    L’acquaponica l’ho scoperta per caso nel 2012 navigando alla ricerca di nuove opportunità di lavoro, mi ha subito affascinato. Ho subito studiato, anche copiando da video e commenti e adattando alla mia location(sesto piano su sette esposizione dei balconi N-NO E-SE) non proprio ideale lo sò, un piccolo sistema acquaponico, iniziato dai semi in casa x la germinazio e qualche piantina da vivaio o da qualche contadino… Mi piacerebbe inviarti delle foto per rendere l’idea….

    • Ciao Giuseppe, qui purtroppo non abbiamo la tradizione della mozzarella ma ce l’andiamo a cercare con il Gruppo d’acquisto talmente è buona …
      Bei ricordi quelli che ti legano alla terra è un piacere che tu senta il desiderio di trasmetterli alle figlie. Il Blog “Akuaduulza” ha perso un “U” ma si è evoluto è diventa un’Associazione e un sito in cui si parla di acquaponica e di tutto quello che c’è intorno. Vieni a trovarci su: http://www.akuadulza.net/.
      A presto.
      Mario

  12. Pingback: AKUADUULZA: l’acquaponica cambia casa | AKUADUULZA

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